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Channel: Commenti a: Leggere Eco, Scalfari e Saviano e scoprire che “la macchina del fango” somiglia tremendamente a Repubblica
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Di: Raider

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Fatte salvo il diritto sacrosanto a pensarla come pare e però, a non pretendere di avere ragione se non si hanno i mezzi per dimostrarlo, ciò che vale per tutti, si potrebbe partire da cose che dovrebbero risultare meno difficili per tutti da riconoscere, comunque la si pensi:
– è, in effetti, imbarzzante assistere a questi affettuosi scambi di cortesia a scopo promozionale fra signori di una certa età, di indubbio prestigio mediatico e morale, baluardo contro il malcostume italico, per es., delle raccomandazioni e smancerie e piaggerie, tanto più se a fini reclamastici; certe cose lei si lasci fare, per es., a Fabio Fazio;
– la mobilitazione di una claque di primedonne del giornalismo e della cultura per spingere in alto, nell’Olimpo delle dispense di Lettere e Filosofia i libri di Scalfari (il problema dev’esere nella radice: Scalfar- i, -o, -8) è uno spettacolo penoso, perfino per chi si sottopone all’amorosa corvée;
– a tutti gli effetti, non si può dire che i libri di Scalfari e Eco abbiano lasciato significativa traccia, tranne che nei conti correnti dei due, che sappiamo quanto ne avessero bisogno. I lettori, la letteratura, la filosofia non ne hanno tenuto granché conto; i conti in banca degli autori, sì. Il che avviene precisamente quando lo si è fatto alle spalle, in frode e in danno a lettori e cultura: ma è un caso di rimescolamento di carte e gerarchie fra cultura alta e bassa, direbbe Eco, con tutto il non conflittuale interesse semiotico che può avere nel sostenere la cosa.
E dunque, perché no, Eco come Guido da Verona; Scalfari come una Minou Drouet a fioritura tardiva. E i Fabio Fazio dell’intellighentsia a gridare al miracolo – che non ci sarà neppure stavolta.


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